Atto conclusivo dei pasti più ricchi, segno di ospitalità o rituale di convivialità, il momento dell’amaro ha un qualcosa di simbolico e tradizionale, nonché di digestivo (il che non guasta!).

Dalle origini antichissime, risalenti agli arabi, gli amari diventeranno di uso comune in Italia all’incirca nell’800, per mano di monaci e farmacisti che creeranno i primi elisir a base di erbe con scopi medicinali. Ad oggi l’amaro è uno di quegli alcolici che non può mancare in casa, oltre ad essere protagonista di raffinati cocktail e aperitivi. Ma quali sono gli amari più diffusi in Italia? Elencarli è semplice, anche grazie alla regionalità spesso direttamente associata all’amaro stesso.

Partiamo con uno degli amari che ormai è diventato una sorta di icona vintage, grazie anche ad uno storico spot: stiamo parlando del Cynar, amaro 100% veneto a base di foglie di carciofo, particolarmente amato per il suo gusto aromatico e poco alcolico. Sempre dal nord Italia proviene il Fernet Branca, amaro e speziato, dai toni nettamente diversi rispetto al precedente prodotto.

Direttamente dalla Calabria arriva invece l’Amaro del Capo, derivante dall’infuso di ben 29 erbe aromatiche. Spostandosi poco più a nord, troviamo l’Amaro Lucano, creato alla fine del 1800 a Matera sulla base di una miscela segreta comprendente più di 30 erbe.

Bolognese è invece l’Amaro Montenegro, il cui nome deriva dalla principessa del Montenegro Elena Petrovich Njegos, diventata regina d’Italia una volta sposato Vittorio Emanuele III. I riferimenti a questi amaro sono addirittura letterari, in quanto persino D’Annunzio stesso ne decantò le bontà appellandolo “liquore delle Virtudi”. 

Dalla Sicilia provengono invece alcuni degli amari maggiormente amati e diffusi, tutti contraddistinti da un’aromaticità sempre riconoscibile: parliamo dell’Amaro Averna, uno dei più  antichi, risalente al 1800; l’Amaro Tutone e l'Amaro Florio, perfetti dopo i pasti grazie al tocco balsamico conferito dalle erbe medicinali utilizzate, e l’Amaro Amara, a base di arance amare, il cui gusto particolare lo rende perfetto anche per cocktail raffinati ed elaborati. Sempre a proposito di amari agrumati siciliani, ideali per le Feste, non possiamo non citare l’Unico, con infuso di agrumi e avocado di Sicilia, e l’Amaranca, amaro proveniente dall’Etna a base di arance selvatiche, arrivato al primo posto all’edizione 2021 del World Liqueur Awards per la categoria “Amari”.

Inutile dire che il periodo delle Feste, in arrivo a breve, rappresenta un’ottima occasione non solo per far scorta ma anche per fare un regalo di pregio e ricercato, sicuramente sempre gradito.